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Il contesto

La città venne fondata il 27 settembre 1866 con l’unione dei preesistenti comuni di Ceneda e Serravalle. Assunse il nome di “Vittorio” il 22 novembre 1866 in omaggio a Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia. L’appellativo “Veneto” fu usato abitualmente a partire dalla battaglia del 1918.
Oggi è una cittadina tra i 95 comuni della provincia di Treviso, e ha ben risolto i problemi dell’integrazione delle sue due “comunità costituenti”, di fatto fuse in un tessuto sociale e paesaggistico univoco; anche se, per non perdere gli antichi blasoni, i suoi cittadini preferiscono ancora distinguersi in Cenedesi o Serravallesi.
Le antiche fabbriche manifatturiere, di acciaio e del tessile, che da sempre l’hanno caratterizzata e che seguivano per la maggior parte il vivace corso del fiume Meschio, sono state sostituite da altre e più numerose, legate alle diverse produzioni richieste da un’economia globale.
Se oggi Vittorio Veneto si presenta come un importante centro artigianale e industriale, non nasconde tuttavia anche la sua spiccata vocazione di città d’arte, della musica e del vino.
La città si propone sempre più come meta di svago, grazie alla mitezza del clima, unitamente al fascino delle bellezze naturali e artistiche e all’interesse delle memorie storiche antiche e recenti.